L’incontro pubblico tra uno scrittore e i suoi lettori e il tentativo di andare oltre i pregiudizi sono al centro del racconto che verrà letto. Meglio, è proprio l’incontro il cuore del racconto, la capacità di aprirsi a un incontro che prevale su qualunque forza lo intralci. Ideologia compresa. Perché, scrive Eshkol Nevo, fra aperto e chiuso io preferisco aperto.
La storia narra come si passi dal sospetto allo stupore, al legame, dando spazio a una apertura e ad una affezione inattese, sorprendenti e commoventi. Una capacità di incontro che riposa dentro di noi, una specie di anima comune, profonda, gentile, delicata, eppure, ferma, sicura, inalienabile, capace ancora di felicità e di giustizia.
Eshkol Nevo è uno scrittore tra i più significativi della narrativa israeliana contemporanea. Di lui dice Alessandro Piperno: «Eshkol Nevo è dotato di un talento naturale da autorizzare il sospetto che per lui scrivere e respirare sia la stessa cosa».
Autore delle musiche originali è il maestro Enrico Balestreri, direttore artistico del Coro Città di Desio, le cui composizioni sono state eseguite nel contesto di festival musicali.
Sarà presente Raffaella Scardi, traduttrice ufficiale di E. Nevo.
Dal vivo suoneranno, canteranno e leggeranno: Alessandra Pappas, voce – Giacomo Genovese, flauto – Clara Ciliberti, chitarra – Simone Stefanello, violoncello – Enrico Balestreri, pianoforte – Astrid Stefanoni, lettrice – Judith Stefanoni, lettrice – Riccardo Brambilla, lettore
