Monica Cali, magistrato, desiana, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bresci.
Ha iniziato la sua carriera professionale a Catania nel 1994 come Magistrato di Sorveglianza. Era tra quei “giudici ragazzini” che all’indomani della strage di Capaci, vennero mandati al Sud a combattere contro il crimine organizzato. Si era anche all’indomani della applicazione attiva del c.d. 41 bis o “carcere duro”, quello cioè che non permette ai mafiosi alcun contatto con l’esterno. Come Magistrato di Sorveglianza, dunque addetto essenzialmente alla esecuzione della pena, si è occupata principalmente di questo tipo di detenuti per ventotto anni sino a luglio 2022 quando è stata nominata Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Brescia.
Ha iniziato la sua carriera professionale a Catania nel 1994 come Magistrato di Sorveglianza. Era tra quei “giudici ragazzini” che all’indomani della strage di Capaci, vennero mandati al Sud a combattere contro il crimine organizzato. Si era anche all’indomani della applicazione attiva del c.d. 41 bis o “carcere duro”, quello cioè che non permette ai mafiosi alcun contatto con l’esterno. Come Magistrato di Sorveglianza, dunque addetto essenzialmente alla esecuzione della pena, si è occupata principalmente di questo tipo di detenuti per ventotto anni sino a luglio 2022 quando è stata nominata Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Brescia.
“I LAMENTI DIVENTANO CANTI. Quando la pena può diventare una opportunità di riscatto”.
Monica Cali parlerà della situazione carceraria italiana e dell’urgente necessità che i detenuti vivano in condizioni dignitose. Anche in condizioni estremamente privative della libertà possono nascere esperienze fruttuose e virtuose. Motivo in più per spingerci ad avvicinarci a questo mondo che non è conosciuto.