registi: Mario Bronzino e Claudio Zucchellini
relatore: Claudio Zucchellini, regista del docu-film
Il docufilm racconta la storia del processo allo psichiatra Giorgio Coda condannato per maltrattamenti ai suoi pazienti della Certosa di Collegno.
La rilettura, a distanza di oltre quarant’anni dalla pubblicazione del libro denuncia di Alberto Papuzzi e Piera Piatti Portami su quello che canta, è stato il punto di partenza per ripercorrere una stagione di impegno civile e di grandi cambiamenti e ha fatto conoscere a chi, quel periodo non l’ha vissuto, un pezzo di storia recente in cui i “matti” per la prima volta hanno avuto la parola, sono stati ascoltati, considerati dai giudici degni di fede, finalmente cittadini come gli altri.
La vicenda offre inoltre molti spunti in relazione al tema del rapporto tra scienza, medicina e diritto, nonché tra medico e paziente.
Argomenti roventi, sui quali gli operatori della scienza, della medicina e del diritto in questi anni si sono cimentati, con un impegno che è sfociato anche in provvedimenti legislativi destinati a influire in modo rilevante sui rapporti tra i consociati.
MARINO BRONZINO, regista cinematografico, Avigliana 1956, alla fine degli anni ’80 lascia la grafica e passa alla regia sia nell’ambito pubblicitario che cinematografico.
CLAUDIO ZUCCHELLINI, avvocato, consigliere della Camera civile di Monza, è attivo in iniziative formative per avvocati, università, scuole e società civile. È nato a Desio e ha studiato al liceo Majorana di Desio. è lui che ha curato il contesto storico politico e sociale di quegli anni, ingiustamente etichettati solo come “anni di piombo”