Silvano Petrosino, professore ordinario di Antropologia filosofica all’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, noto per i suoi studi sul pensiero di Heidegger, Levinas e Derrida, è uno dei più apprezzati filosofi italiani contemporanei.
Oratore brillante e grande narratore di suggestioni esistenziali, i suoi studi si concentrano sul rapporto tra razionalità e moralità, sulla natura del segno e sulla struttura dell’esperienza, soprattutto dal punto di vista della relazione tra parola immagine.
Il potere ha sempre cercato di utilizzare la religione per i propri scopi di conquista e di autoconservazione. E ogni religione ha dentro di sé l’attrazione per il potere e l’inclinazione a manipolare Dio. Anche la religione biblica. Anche il grande re Davide, del quale si racconta – nella Scrittura – il desiderio di costruire una casa a Dio, il Tempio. Ma Dio rifiuta: non ha bisogno di un luogo dove abitare. Abita già in uno spazio delimitato, ma dentro il popolo di Israele e nelle sue buone relazioni, quelle improntate alla giustizia. Il vero modo di servire Dio – che evita il rischio di servirsene – è dedicarsi al prendersi cura degli uomini e della creazione tutta.
Attorno a questo nucleo Petrosino ha sviluppato una riflessione originale sui temi contigui dell’abitare, dell’ospitalità, del rapporto tra l’alto e il basso, tra il costruire e possedere. Sullo sfondo sta la polemica con il ‘partito di Dio’ – cioè coloro che si interessano di Dio, mossi sotto sotto dall’intento di manipolarlo a proprio vantaggio – e l’intuizione dell’originalità della rivelazione biblica: l’Altissimo, l’In-finito, ha sempre a che fare con il bassissimo, con coloro che ‘sono a terra’, con il finito. È lì che prende dimora, che lo si può trovare.
Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: Visione e desiderio. Sull’essenza dell’invidia (2010), Ripensare il quotidiano (Vita e Pensiero, 2012), Elogio dell’uomo economico (Vita e Pensiero, 2013), Il sacrificio sospeso. Per sempre (2015), Pane e Spirito (Vita e Pensiero, 2015), Il magnifico segno. Comunicazione, esperienza, narrazione (2015), L’idolo. Teoria di una tentazione (2015), La scena umana. Grazie a Derrida e Lévinas (2016), Contro la cultura. La letteratura, per fortuna (Vita e Pensiero, 2017), La donna nel giardino. Che cosa Eva avrebbe potuto rispondere al serpente (2019), Il desiderio. Non siamo figli delle stelle (Vita e Pensiero 2019), Piccola metafisica della luce (Vita e Pensiero 2021).